strumenti chirurgici
16 Dic

In caso di sterilizzazione

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Quando converso con i proprietari di animali da compagnia sul tema della sterilizzazione delle femmine e della castrazione dei maschi oltre a fornire informazioni sulla tecnica chirurgica mi trovo spesso ad affrontare la paura dell’anestesia, la questione etica-psicologica legata all’intervento e le numerose “credenze popolari” che su di esso gravitano.Per cui chi non volesse o non potesse gestire l’integrità dei propri animali da compagnia deve considerare gli evidenti vantaggi sanitari ed i ridotti rischi per intraprendere con maggiore serenità questa routinaria procedura chirurgica ambulatoriale.

Il timore dell’anestesia è comprensibile ma ormai in veterinaria è possibile, come in medicina umana, effettuare accertamenti clinici pre-chirurgici, utilizzare farmaci di emergenza, anestesie più sicure e monitorate.

Per quanto riguarda la tendenza ad ingrassare la si può controllare con un regime dietetico adeguato alle esigenze energetiche del soggetto e facendo fare al proprio animale, quando possibile, una maggiore attività fisica. In una ristretto numero di cagne sterilizzate potrebbe verificarsi l’incontinenza urinaria in quanto gli ormoni estrogeni influenzano in parte la tonicità dello sfintere uretrale, in tali casi è possibile risolvere il problema con una terapia farmacologica mirata.

Nei gatti la sterilizzazione e la castrazione sono invece quasi obbligate per motivi di convivenza (marcature di urina, miagolii incessanti), etici (evitare gravidanze e parti indesiderati, ridurre il randagismo) e sanitari (limitare il vagabondare dei maschi e la conseguente mortalità per investimenti stradali, ridurre la contrazione di malattie virali, evitare gli ascessi da morso legati alle zuffe tra gatti per l’accoppiamento).

Queste ultime sono false ma ancora molto radicate: si crede che per il benessere dell’animale sia necessario fare almeno una cucciolata, che il suo carattere si modificherà, e che inevitabilmente ingrasserà. Le uniche cose certe sono invece che nella cagna in età adulta-anziana sono molto frequenti le false gravidanze, le infezioni ed i tumori uterini e mammari, e che una sterilizzazione precoce riduce la probabilità di sviluppare neoplasie mammarie allo 0,05% se fatta prima del primo calore, all’8% tra il primo ed il secondo, ed al 26% dopo il secondo.
Sulla castrazione del cane maschio invece vi sono meno certezze, ma sembrerebbe in grado di ridurre sensibilmente l’incidenza dei tumori del grosso intestino, delle ghiandole paranali, della prostata e dei testicoli; controversa invece la sua efficacia nel prevenire le prostatiti e nel limitare l’aggressività.

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mneri