visita a cucciolo
16 Dic

Insufficienza cardiaca

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Le malattie cardiache del cane e del gatto sono molto comuni, possono comparire già in età pediatrica, se presenti anomalie anatomiche congenite, ma sono più comuni e frequenti quelle che si presentano oltre i 5–7 anni di età. Le cause che determinano queste ultime sono legate all’invecchiamento progressivo dei lembi delle valvole cardiache che si ispessiscono e si sclerotizzano fino alla perdita di elasticità e di tenuta, ciò consegue un reflusso anomalo di sangue dal ventricolo verso l’atrio.
La valvola più colpita è la mitrale che ha il compito di impedire che il sangue ritorni dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro quando il ventricolo si contrae.

La presenza di queste patologie può essere diagnosticate durante le visite cliniche veterinarie
in cui si nota all’auscultazione del torace un “soffio”, frequenza cardiaca elevata e/o aritmie.

L’esecuzione quindi di un elettrocardiogramma e di un’ecocardiografia permettono di valutare la normalità delle fasi di contrazione cardiaca, misurare le camere cardiache, nonchè di valutare in modo dinamico la chiusura o meno delle valvole e di stimare la gravità di un eventuale reflusso. A questo punto è possibile decidere la terapia cardiologica più indicata per il soggetto esaminato.

La diagnosi precoce è fondamentale in quanto, se si attende la comparsa dei segni clinici caratteristici dell’insufficienza cardiaca quali tosse, affaticamento, difficoltà respiratorie, crisi convulsive e svenimenti, il cuore avrà già subito delle gravi alterazioni ed il miglioramento clinico con le terapie appropriate potrà essere limitato e meno duraturo rispetto ad aver iniziato la terapia più tempestivamente.

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mneri